Il BITE DENTALE: a cosa serve? Il "nostro" odontotecnico Franco Amati spiega... |
Le motivazioni dell’utilità a cura di Franco Amati
Il corpo umano è una macchina perfetta, con un percorso di vita sempre più longevo, quindi sotto posta a usura, molto complessa, meravigliosa e difficile da imitare. Lo scheletro lo compone. Gli viene consentito il movimento mediante molteplici funzioni vitali e fisiologiche. Personalmente mi intriga l’ATM…. Che non è solo una azienda di trasporto milanesi :-), ma costituisce il sistema articolare: unisce l’osso mandibolare con l’osso temporale interponendo un menisco. Permette alle arcate antagoniste di assumere rapporti reciproci e consente al sistema di svolgere le funzioni di masticazione, deglutizione e fonazione. Un ATM ben strutturato attua la funzione antigravitaria con il minor dispendio energetico, donando insomma al corpo umano una corretta postura.
Franco Amati sistema il bite, lo "personalizza" nella bocca di Paolo Alberati <Io - racconta Paolo Alberati . quando uso il bite avverto grossi benefici nell'equilibrio di guida in discesa e sicuramente maggiore stabilità nel gesto pedalato, mi sento meno "storto", sento una spinta più piena, potente>
Quello che mi preme di più è studiare, osservare e capire come funziona una bocca sana e stabile. Cercherò di essere il più sintetico possibile perché l’argomento mi interessa particolarmente e rischierei di dilungarmi troppo, ma merita di soffermarmi un po’. La muscolatura dell’apparato masticatorio ha in sé il mezzo di controllo per un corretto equilibrio tra la posizione della mandibola e la mascella. Di conseguenza permette al corpo di assumere un equilibrio ottimale a seconda degli stimoli ambientali che riceve e del programma motorio che adotta. I denti anatomicamente allineati ne consentono i movimenti notturni quali il digrignamento, lo sbattimento ed il serramento, senza interferenze. I denti allineati sono dittatoriali per un buon equilibrio del sistema occlusale. La mandibola può ugualmente spostarsi con o senza denti, allineati o disallineati, sani o malati,naturali o artificiali,ma per ottenere una posizione idonea del corpo nello spazio, bisognerebbe ricercare una buona postura.
Un bite dentale ben fatto deve necessariamente essere costruito sulla soggettiva occlusione dentale dello sportivo che andrà ad indossarlo
Per ottenere questa condizione, le soluzioni sono molteplici. Ma in particolare, da non sottovalutare, purchè ci sia un sostegno osseo, potrebbe essere un buon Byte, corretto, costruito su misura, individuale, rigido come è la dentizione permanente e non ingombrante. Dovrebbe rispettare gli equilibri naturali di una bocca sana. Il suo compito è di alleviare le contrazioni muscolari che vengono sollecitate di notte o sottosforzo fisico. Migliora il sistema scheletrico, talvolta puo’ ovviare le situazioni di malocclusione dentarie. Ristabilisce i piani occlusali ideali, garantendo una stabilità ai denti nel rispetto della corretta funzione fisiologica della mandibola.
Gli equilibri cranio mandibolari si riflettono sulla postura (e sulle forze) di tutto il corpo
In conclusione l’uso del bite dentale, se correttamente costruito e ben posizionato sulla dentatura del paziente, combatte gli effetti negativi del bruxismo, le interferenze esterne, le vibrazioni (molto presenti negli sport ciclistici, come quelli a motore e in quelli alpini come sci e snowboard) e aiuta ad affaticare meno le fasce muscolari nella zona cervicale, aumentando così le performance. Nell’uso del bite si riscontra immediatamente un aiuto importante nel reclutamento della massima forza durante il gesto atletico, avvertendo un miglior riequilibrio neuro-muscolare oltre a prevenire l’usura dei denti e le micro fratture dello smalto, che si accusano nell’atto stringere i denti durante il massimo sforzo fisico. Franco Amati Odontotecnico e Mountainbiker vincitore del circuito Ciclismo GranCombinata 2010 (Mtb-Corsa a piedi)
Il biker e odontotecnico brianzolo Franco Amati |